sabato 24 luglio 2010

Nicolò Bellia e l'Antropocrazia...

22 Domande a Nicolò Bellia
















Valdo Vaccaro e l'indirizzo sbagliato...

L’AIDS E L’INDIRIZZO SBAGLIATO


LETTERA

E’ lei che mi risponde direttamente?

Salve dottor Vaccaro, non so se è lei a rispondere direttamente alle domande.
Io ho 37 anni. Sono cresciuto con l’angoscia che la tv propagandava facendo vedere aloni viola attorno alle persone e cose di questo tipo.
Ritengo che questo mi abbia segnato molto.
Crescendo, sono diventato una persona che si è sempre informata e ha sempre cercato di essere razionale.

La dissidenza non ha saputo dare terapie alternative

Ho letto anni orsono il libro di Desberg, e altre fonti.
La mi opinione rimane tuttora incerta su dove sia la verità.
Da un lato 25 anni impiegati, e miliardi di dollari spesi si può dire per niente.
Quasi nulla di rilevante da parte della scienza ufficiale.
Dall’altra la cosiddetta dissidenza che però, in maniera altrettanto pesante non ha saputo dare terapie alternative.

Tutto porta all’Hiv

Io ritengo sostanzialmente che le puntualizzazioni della critica all’Aids siano molto fondate.
Ma c’è una domanda in particolare che avvalora la tesi ufficiale.
La domanda è questa: se non è il virus Hiv (ammesso che esista, io penso di sì) a provocare la sindrome Aids, come si spiegano i casi, e sono tantissimi, di partner sieronegativo, che non usa droghe e hon ha altri fattori di rischio e di indebolimento immunitario, e che contrae il virus dal partner, arrivando al decesso in tempo breve?



Una domanda che è un macigno

Obiettivamente questa domanda è un macigno.
L’unica differenza è il tanto discusso test Hiv.
Prima il virus non c’era, e la donna non aveva sintomi, poi preso il virus li accusa.
La mia non è una polemica, e spero lo si capisca dal tono della mia mail.
E’ proprio voglia di dialogo con un medico che ritengo sicuramente competente.

Un tema importante sul quale attendo pronta risposta

Il problema è che, nonostante abbia letto, cercato informazioni, pensato e riflettuto, non riesco a dare un’interpretazione, se non quella palese, e cioè che l’unico fattore sia la presenza del virus, per cui è lui l’unico colpevole.
Spero trovi il tempo e la voglia di rispondermi.
E’ un tema molto importante. Grazie anticipatamente.
Informazione

RISPOSTA

Beato te!

Carissimo Informazione, ti ritieni informato e razionale. Beato te.
Ti ritieni coerente e addirittura non polemico. Beato te.
Trovo il tuo scritto non solo polemico ma addirittura provocatorio.
La tua posizione è stracolma di pregiudizi e di informazioni derivate dal demenziale carrozzone Aids.

Lasciatelo dire amichevolmente, sei monatto e untore dalla testa ai piedi

Mi hai chiesto se ti rispondo direttamente? Che volevi una risposta tramite una delle mie 5 pimpanti segretarie in bikini? Quelle che mi sogno tutte le notti e che regolarmente svaniscono al canto del gallo?
Ti rispondo direttamente e senza rete.
Sei monatto e untore dalla testa ai piedi.

Non sono capo, rettore, professore, e la mia organizzazione fa acqua da tutte le parti

Non sono capo di nessun ministero, né rettore di nessun ateneo, né professore di alcuna cattedra,
né posso fruire di qualche collaboratrice che mi detti qualcosa o mi salvi questa problematica tesina che devo riscrivere per la seconda volta ex-novo avendo perso l’originale.
Né posso disporre di una badante che mi sorregga dopo diverse ore passate al computer per risponderti, o mi passi i fogli che la mousite, procuratami dal folle e innaturale cliccare notturno, impedisce al mio braccio di sollevare con agilità.

Le mie tesine stanno sul sito e le puoi scaricare gratuitamente, a patto di leggerle

Non posso risponderti con una tesina scientifica, ripetendo le 50 tesine che ho già scritto sui virus e sull’Aids. Leggiti anzi quello che sto pubblicando in data odierna su questi temi (Rettocolite, Papillomi, nei e CDC, del 14/7/10, e George W. Soros, presidente degli Usa, dell’Aids e della B12, dell’8/1/09, che trattano pressappoco gli stessi argomenti, anche se con taglio più politico.

Take it easy! Buttiamola un po’ sul ridere!

Non te la prendere.
La voglio mettere un po’ sul lato ironico.
A volte la troppa seriosità non aiuta a risolvere i problemi.
Abbi pietà! Ho lavorato al computer tutta la notte sul papilloma virus, e ora mi assali tu con l’Aids?
Se io ne parlassi a favore, guadagnerei molti soldi, e molti meno improperi!

Qualcuno è molto più bravo di me

Non sono il solo a lavorare duro.
Conosco un avvocato americano che è assiduo in ufficio almeno quanto me, sia pure in settore totalmente diverso, e lo può confermare il nobile russo-francese Barone Thomas (amico tra l’altro del nostro simpatico Vittorio Emanuele di Savoia) che ho incontrato a Taiwan.

I trastulli sotto-scrivania

Questo libero professionista, contrariamente a me, lavora tanto e guadagna cifre iperboliche, tanto che lo portano in ufficio in elicottero.
Altro fattore differenziante è che lui tiene costantemente due ragazze procaci e trastullone sotto la scrivania, e le fa ruotare regolarmente su basi mensili.
Anche volendolo, non potrei mai permettermi una cosa del genere.

Problemi estetici e problemi pratici

Primo, troverei sadico e triste costringere pecuniariamente due creature dell’altro sesso a starsene attive ma prostrate per ore sotto la mia scrivania, senza neanche la soddisfazione di guardarle negli occhi.
Non tanto per qualche forma di inibizione o di impedimento morale, quanto per un problema di estetica e di reale partecipazione.
E, secondo impaccio, la struttura metallica del mio ufficio, dove opero al computer, ha diversi cassetti e diversi impedimenti, per cui non ci starebbe nemmeno una bambola gonfiabile.

Mai più l’ufficio all’interno della propria abitazione

Terzo guaio i ragazzi e la padrona per la casa, ma lì torna in campo la precarietà organizzativa.
Mai tenere il proprio ufficio a portata di mogliera.
Mai, se pretendi di testare laboratoriamente al meglio, e dal vivo, le tue teorie scientifiche sull’Aids.
Non dico l’elicottero, ma una terapeutica mezz’ora di auto, come margine di sicurezza, andrebbe sempre messa in preventivo.

I macigni a favore dell’Aids, più sassolini che macigni

Quanto a te, sei bravissimo a pescare informazioni sulla casistica ufficiale Aids, e parli di macigni a favore dell’Hiv.
Ti è sfuggito però un particolare, e cioè che le tonnellate di miliardi ricevuti dagli stati e dalle nazioni gabbate, cioè dal mondo intero incluso tu ed io, rendono assai facile a CDC e compari di costruire storielle ed elaborare statistiche fasulle.
Hollywood deve pur servire a qualcosa

Vuoi che uno inventi una maxi-fandonia come l’Aids e si dimentichi poi di inventare le frottole di contorno? Vuoi che uno monti un palcoscenico mondiale, e si dimentichi di coinvolgere i Rock Hudson, i Magic Johnson, le Elizabeth Taylor e mezza Hollywood?
Mi sa tanto che confondi i macigni coi sassolini.

E’ troppo facile catalogare ed etichettare i morti

Ti è rimasto indigesto il caso della poveretta sana andata col marito sieropositivo e poi morta un mese dopo?
Guarda che non si muore in quel modo di Aids.
Si può morire all’improvviso di sospetto, di paura, di schifo. E anche di 1000 altre cose.
Ma non di Aids.
Ti ricordi i morti di influenza suina-messicana?
Morivano di altre cose che venivano catalogate suina-messicana!

I veri macigni stanno dalla sponda opposta

Perché non mi citi piuttosto le migliaia di coppie testate con rapporti improtetti, lui sieropositivo e lei no, senza nessun contagio?
Perché non citi i ripetuti esperimenti della Marina Americana con marines volontari e sesso improtetto con prostitute giapponesi sieropositive, senza nessun contagio?
Perché non mi citi i milioni di casi africani, testati come Aids mentre risultano essere alla fine tutti casi di malaria?
E perché non elenchi le coppie volate dai ponti e dai palazzi per paura di essere infettati da un Aids inesistente, e che costituiscono la parte numerica più consistente e più vera di tutte le reali vittime Aids?
Come vedi i macigni magari esistono anche, ma stanno tutti sulla sponda opposta alla tua.

Se tu ci tenessi davvero a risolvere i tuoi dilemmi, avresti studiato Duesberg a fondo, senza storpiarne il nome

Dici di aver letto Duesberg, e lo chiamo Desberg.
D’accordo puoi anche esserti distratto.
Ma da come ti esprimi, dubito che tu abbia letto davvero una singola pagina di quel testo.
Lo si capisce da come tratti il maggior scienziato vivente di microbiologia.
Può anche essere che tu abbia il volume, ma se un libro scientifico ha una patina di polvere e non viene studiato, sottolineato, sintetizzatio e riletto, se ne capisce davvero poco.

Qualche dettaglio su Peter Duesberg

Per fortuna che Duesberg è docente di biologia molecolare e cellulare, non all’ateneo di Gorizia o di Campobasso (con tutto il rispetto per le due magnifiche città italiane), ma alla blasonata Berkeley University of California.
Per fortuna che Peter Duesberg era in corsa per il Nobel, prima della sua dissidenza.
Per fortuna che Peter Duesberg è un pioniere, nonché una riconosciuta autorità scientifica nella ricerca dei retrovirus, al punto di averli recentemente assolti da ogni pericolosità.
Per fortuna che Peter Duesberg è il primo scienziato al mondo ad aver isolato un gene del cancro.
Alla ricerca dell’infallibile medico

Dico per fortuna, perché tu pretendi di rivolgerti non a un ricercatore non-medico qualsiasi come me, ma al massimo degli scienziati, cioè al medico, magari pasteuriano, il solo deputato a parlare con proprietà di comprendonio e di linguaggio della faccenda Aids.
Anche qui, lasciatelo dire, dimostri molta paglia in coda.
Non perchè non esistano medici che sono anche scienziati. Ce ne sono tanti e di grande levatura.

I più grandi deficienti stanno proprio al riparo dei loro aulici titoli

Chi cerca scienza e cerca valori, non li va comunque a cercare pregiudizialmente nei titoli e nelle etichette, ma li cerca dovunque essi si trovino. Prima uno parla e discute, poi alla fine magari va a verificare se l’interlocutore aveva questo o quel titolo, o se non ne aveva affatto.
Ci può essere scienza sopraffina anche nel muratore e nel vigile, nella donna di casa e nel disoccupato.
Personalmente ho delle lauree, ma sono il primo a dire che i più grandi deficienti stanno proprio al riparo dei propri titoli mal acquisiti e mal gestiti.
Mi ci metto dentro anch’io, così non si offende messuno.

Chiariamo il significato della parola virus, prima di parlare di Aids e di Hiv

Quando tu parli poi di virus mi fai venire i brividi. Usi la classica terminologia dei monatti e degli untori. Parli di gente che contrae il virus, cioè, nel tuo immaginario, di gente che prende il virus da altri.
Non ti è mai venuta in testa l’idea che, non dico l’Hiv che non esiste, ma tutti i virus che ci riguardano siano di provenienza autoctona, cioè interna?
Come fai a parlare disinvoltamente di Ufo, se non hai mai visto un’astronave?
Hai mai visto, guardato, testato, incontrato un virus, e particolarmente un virus vivo e attivo?
Non offenderti. Potrei fare la stessa domanda a Gallo e Montagnier.

Sproloquio e capziosità

Parli di razionalità e di capacità riflessiva, e poi parti come un ossesso col piede sbagliato.
Tanto sbagliato che, dopo pochi passi ti inciampi. E pretendi che un medico dialoghi con te e ti tolga dai dubbi. Sei divertentissimo. Fossimo in un’aula universitaria, ti chiamerei spesso alla lavagna., come esempio da non seguire. Sarei disposto persino a pagarti in tale funzione dimostrativa.
Tutti i tuoi ragionamenti sono inficiati dal concetto errato di partenza.
Non è che tu ragioni e poi alla fine arrivi all’Hiv e all’Aids.
Tu parti da Hiv e Aids e fai i tuoi ragionamenti.
Questa non è scienza e non è ragionamento, ma sproloquio e capziosità.

Duesberg non è ancora igienista, ma ci sta arrivando

Ti diro’ di più. Per quanto io sia un grande ammiratore del professor Peter Duesberg, se mi capitasse tra i piedi, o se capitassi io tra i suoi, gli direi che non esiste una singola malattia al mondo causata dai virus. Ovvio che i virus sono compresenti in tutte le malattie, provenendo essi da intensificata moria cellulare interna.
Ma, essere compresenti in qualcosa ed essere causatori di qualcosa, fa una grossa differenza.
Duesberg è uomo di grande probità e di straordinaria intelligenza, anche se un piccolo limite ce l’ha, nel senso che gli manca una solida base igienistica. Ci sta però piano piano arrivando.
La medicina sbaglia, ma non può essere messa in discussione

La cosa migliore del tuo messaggio è quando dici che la tua opinione rimane incerta sulla verità, ed è già una falsità bella e buona, perché subito dopo ammetti che il virus Hiv deve esistere e che può essere solo lui il colpevole.
Notevole anche l’accusa che fai alla dissidenza.
In 25 anni la medicina non ha portato uno straccio di prova sull’Aids? E solo tante frottole e tanti martellamenti mediatici?
Vero, ma sai com’è, la medicina è la medicina, il credito è scontato ed automatico.

Nessuna alternativa da parte della dissidenza? Di quali alternative parli?

La dissidenza però non ha saputo dare alternative valide.
Di quali alternative valide parli?
Alternative di una malattia inventata dagli altri? E di un virus causatore inventato dagli altri?
Che la dimostrino i Gallo e i Montagnier, l’esistenza dei loro beneamati virus Hiv.
Chi inventa è tenuto a provare. Chi rompe paga, e i cocci sono suoi.
Pensavi che la diffidenza si mettesse a inventare un farmaco antagonista dell’Azt, quello che si è rivelato causatore autentico di esaustione stile Aids? Quello che il Suo inventore dr Beltz ha definito una sua disgraziata invenzione che non ripeterebbe mai più?

La scheda irresistibile del Nobel Montagnier

Più che pagare, Montagnier è stato strapagato, e gli hanno pure dato il Nobel più farsesco mai assegnato nella storia..
Un Montagnier che, nel 1984, diceva perentoriamente che la causa dell’Aids è l’Hiv.
E, nel 1995, diceva che la causa dell’Aids è l’Hiv, più la cocaina e le anfetamine.
E, nel 2000, diceva che la causa dell’Aids è l’Hiv, più la cocaina, le anfetamine e lo scarso sonno.
E, nel 2005, diceva che la causa dell’Aids è l’Hiv, più la cocaina, le anfetamine, lo scarso sonno e la pretesa di coitare a ritmo di Viagra (come dei cavalli stanchi frustati invano dal padrone).
E nel 2008, diceva che la causa dell’Aids è l’Hiv, più la cocaina, le anfetamine, lo scarso sonno, il Viagra, l’alimentazione alto-proteica, il caffè e le sigarette.
E, nel 2010, dice di non rompergli più i coglioni, perché col Nobel gli sono arrivati soldi in sovrabbondanza e vuole poterseli pappare tutti in santa pace.

Non prendertela, la prossima volta ti tratterò meglio, e magari mi dirai nome e cognome

In conclusione, caro Informazione, ti sei rivolto alla persona sbagliata.
Non sono medico, non sono competente, non ho dialogato con te ma l’ho buttata sul ridere.
Non c’è modo per me di sperare che tu possa cambiare idea, essendo stampigliato sul tuo Dna il simbolo del terrore chiamato Aids.
Alla fine dei conti hai sbagliato indirizzo.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo

La commedia dell'AIDS - di Valdo Vaccaro

CHICHIBIO E L’IRRIVERENTE COMMEDIA DELL’AIDS


Muoiono di Aids anche le persone virtuose

Salve dr Vaccaro,
Grazie per la tesina Delucidazioni sull’Aids. E per le tesine precedenti che mi ha prontamente inviato.
Lei ha molte ragioni. Eppure ci sono persone che sviluppano la malattia pur non avendo mai abusato di niente, pur avendo condotto uno stile di vita impeccabile sotto il profilo delle condizioni salutari.
Le ricordo ad esempio la dissidente Cristina Maggiore che, dopo anni di astinenza volontaria dagli anti-retrovirali, è morta di polmonite, patologia di cui più nessuno muore.
Come lo spiega?
Paolo Rossi Bernard, inviato speciale per il Report 1997 per il caso Aids, scriveva quanto segue: La verità sta nel giorno in cui la scienza ufficiale e quella dissidente lavoreranno assieme per risolvere i tanti misteri e le tante contraddizioni di questo presunto virus. Nel caso fossi ammalato, io comunque farei i farmaci anti-retrovirali solo se veramente costretto, come ultima spiaggia.
Mi faccia sapere cosa ne pensa.
Dario da Firenze

La tesi sul virus inventato non mi convince del tutto

Caro Valdo,
la storia dell’Aids mi interessa. Quello che dici lo trovo confermato anche nei documenti allegati presi da www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?viewmode=flat&topicid=186&forum=49
dove si dice che:
1) Il virus HIV non è mai stato isolato.
2) Non è stato provato alcun collegamento tra Hiv e Aids
3) Nessuna veridicità viene attribuita oggi ai test Elisa, Western Blot (WB). In molti casi sembra che un semplice vaccino antinfluenzale renda la gente positiva secondo il test WB. Nel test Elisa ogni persona che sia stata sfiorata dalla malaria diventa sieropositiva, ecc.
4) I farmaci anti-retrovirali sono altamente tossici (l’AZT in particolare, essendo un potente topicida ricavato dallo sperma delle aringhe)

Tuttavia, pur entro limiti assai contenuti che nulla hanno a che vedere coi catastrofismi ufficiali, c’è gente che continua a morire di Aids, e altra gente che registra una diminuzione di linfociti nel tempo.
Per questi motivi, la tesi del virus inventato mi lascia molto perplesso.

Di cosa è morto mai Rock Hudson?

Ti domando dunque diche cosa siano morti famosi attori americani come Rock Hudson.
Secondo quanto si scrisse allora, Hudson scoprì di avere l’Aids il 5 giugno 1984, in seguito a una visita dal dermatologo. Tenne nascosta la sua malattia finché poté, persino al compagno Marc Christian, con cui continuò a fare sesso non protetto.
Hudson gli spiegò la sua impressionante perdita di peso con la scusa di una dieta eccessiva, poi gli parlò di anemia, poi dell’anoressia, infine di un cancro al fegato.
Ed è per questo che, dopo la morte dell’attore, Christian mise in piedi e vinse una causa di risarcimento milionaria.
Pure Freddy Mercury morì pare di Aids. Alessandro Bono, il cantante, idem. E così tanti altri.

Aids come strumento di esonero della rivoluzione sessuale?

Oltre che essere un business strabiliante per Big Pharma, io penso che l’Aids sia stato inventato per fermare la rivoluzione sessuale, che preoccupava molto gli Illuminati (di cui hai parlato nella tesina
La Terza Guerra alla salute e al clima).
La rivoluzione sessuale rischiava di modificare il sistema economico della società.
Rischiava di far decadere la religione ecumenica che non rappresentava più un credibile deterrente.
Rischiava di portare un aumento della prostituzione, con le donne che, se non sei bello con l’orecchino, non te la danno gratis.
Rischiava di stravolgere la famiglia trasformando la donna in un elemento destabilizzante, allontanandola dal suo ruolo di procreatrice e di madre.
Rischiava di porre ai vertici delle preoccupazioni il ricatto sessuale della donna.

Sapere qualcosa di più sull’Aids non duole

Mi ricordo ancora un discorso di Giulio Andreotti che disse: L’Aids, se non c’era, bisognava inventarlo.
Penso poi che alcune morti siano state provocate da sostanze tossiche sconosciute messe nelle droghe di cui costoro facevano largo uso.
Ti risulta che ci furono esperimenti con volontari detenuti, per il test sul contagio eterosessuale e sul contagio omosessuale?
Sapere qualcosa di più non duole. Grazie di tutto.
Giorgio da Milano

Giovanni Boccaccio e il Decamerone, ovvero l’Umana Commedia

Giovanni Boccaccio (1313-1375), massimo creatore della prosa italiana, e grande amico di Francesco Petrarca (1304-1374), figlio di un mercante fiorentino e di una gentildonna francese, diplomatico ad Avignone e Roma, si intendeva di sesso, e ancor più di burle e di prese in giro.
E’ famoso nel mondo per il suo capolavoro Decamerone, con le 100 novelle più rocambolesche, erotiche, umoristiche e divertenti, mai scritte da un singolo autore.

Siccome a raccontare le storielle più sporche non ci sono dei buontemponi da osteria, o dei maschi degenerati, ma delle gentili e leggiadre donzelle fiorentine (con tre fortunati ragazzotti), rifugiatesi in campagna a Fiesole per sfuggire la peste che infuriava a Firenze nel 1348, la carica di erotismo e impudicizia, di piccanteria e presa in giro, raggiunge livelli irresistibili.

Mariti cornuti, monache impudiche, preti e monsignori erotomani

Non a caso, il Decamerone, e i disegni pornografici che immancabilmente lo accompagnavano, fu immediato bersaglio dell’Inquisizione Cattolica.
Quelle gentildonne si divertivano a raccontare episodi veri o immaginari della loro vita di ogni giorno, e prendevano di mira mariti cornuti, monache impudiche, preti e monsignori votati alle orge e alle trasgressioni.
Libro altamente proibito dalla Chiesa, e dunque finito spesso nei roghi pubblici, ma non al punto di scomparire del tutto, come fu per le opere di Pitagora.
Troppo importante era il Boccaccio per la lingua nazionale, formando egli il famoso trio della letteratura italiana Dante-Petrarca-Boccaccio.
Per molti aspetti il Decamerone è paragonabile alla Divina Commedia, al punto che venne chiamato Umana Commedia.

Giovanni Boccaccio conosceva l’Aids meglio di Gallo e Montagnier

Fatto sta che le novelle del Boccaccio, incluso quella innocente ed esilarante su Chichibio, le studiano i nostri ragazzi sui banchi di scuola.
Cosa c’entra Chichibio con l’Aids? C’entra eccome.
Giovanni Boccaccio conosceva l’Aids assai meglio di Luc Montagnier e di Robert Gallo, e addirittura meglio del loro contraltare Peter Duesberg.
Solo che, al posto di chiamarlo Aids, lo chiamava burla, imbroglio, presa per il culo.

La grandezza e la verve di Chichibio

Per chi non conoscesse la storia di Chichìbio, ricordo che era un cuoco veneziano il quale, per compiacere una sua procace ed affamata amichetta, le regala la coscia di una gru che sta arrostendo per un nobile e i suoi invitati.
Quando va a servire la gru in tavola, priva di un arto, il padrone chiede al suo cuoco delle spiegazioni, sul dove mai è finita l’altra gamba. Altra gamba? Ma Signore, non sapete che le gru hanno una gamba sola?

La gru con una gamba sola e l’Aids sono la stessa cosa

Morale della favola, la gru con una gamba sola è paragonabile alla storia dell’Aids.
Qual è la verità?
Hanno nominato un giorno dell’anno dedicato all’Aids. Non so se per burla, l’organizzazione mi ha pure invitato per iscritto a intervenire, il che mi ha fatto davvero ridere.
La verità è molto semplice, e non sta di certo nelle elucubrazioni che si stanno facendo sul virus e il retrovirus, sui trasposoni e la trascrittasi inversa.
Queste sono baggianate dei mangia-pane-a-tradimento che stanno nelle università di ogni paese.


Dove sta la verità? Nella scienza ufficiale o nella scienza dissidente?

La verità non sta nel discorso cellulare, impostato col pregiudizio e il paraocchi, studiato male e sviscerato peggio, coi risultati inconcludenti che si sanno.
La verità non sta nei testi di biologia e nelle foto assurde che girano su Internet, ma nei disegni pornografici del Boccaccio, negli ammonimenti di Dante e Leonardo, negli scritti di Galileo, tutta la vita in bilico tra libertà e prigione, tra libertà e rogo, per il solo fatto di affermare che la Terra è rotonda e che gira persino intorno al Sole.

C’è gente al mondo che muore di malattie simil-Aids? Sì, tantissima.

Il solito problema umano del vedere le cose non oltre al proprio naso.
Il solito problema umano della pigrizia mentale, del credere alle facili e comode apparenze e non a quello che c’è veramente sotto.
La verità sull’Aids e sul simil-Aids è di una semplicità addirittura sconcertante.
Il virus non c’entra nel modo più assoluto.
Salvo che per virus non si intenda il virus del fumo, del caffè, dell’alcol, del farmaco, dell’integratore, della carne, del latte, del cibo cotto.
C’è gente al mondo che muore di indebolimento cronico, di esaurimento ed esaustione, di consunzione?
Sì, tantissima.

Deficit energetico significa caduta immunitaria

Cosa mai gli succede?
Il corpo umano ha una normale dotazione, diciamo 100, di energia nervina, che è caratterizzata da energia calorica, energia bioelettrica, energia muscolare, energia ormonale, energia vitaminica, energia minerale, energia spirituale ed energia enzimatica.
Quel livello massimo ideale 100 si traduce nella semplice parola salute e forma psico-fisica.
Più uno è pimpante, soddisfatto di sé, rispettoso della natura, armonizzato col suo fato e il suo karma, e più è in grado di sopportare dei prelevamenti energetici al suo interno, rimpiazzandoli man mano.
Più uno si autodistrugge, più preleva a casaccio e in modo scriteriato, senza ricostituire le scorte, e più finisce in rosso e in deficit, e più caduta immunitaria scatena in se stesso.

I modi di cadere sono tanti

Succede al giocatore di calcio, che esaurisce le scorte in un’avvincente e dispendiosa partita sul fango.
Succede al ciclista che difende la maglia rosa su una vetta del Giro d’Italia.
Succede allo studente universitario che sgobba e ha persino gli incubi in vista dell’esame di analisi matematica.
Succede al super-amatore che vuole soddisfarne tre in una sola notte.
Succede al ragazzo in fase di rapida crescita, e incapace di dare al suo corpo i mattoni adatti e lo spirito giusto per crescere e svilupparsi.
Succede all’innocente che, pur non sapendo come e perché, eredita il fumo, le carenze e le disattenzioni di sua madre.




Le scorciatoie e i trucchi del mestiere

Il creatore ci ha fatti bene, dotandoci persino di un serbatoio di riserva, il cui rubinetto è nelle mani del Sistema Immunitario.
Ma ecco allora che tutti gli esauriti del mondo, anziché dare modo al proprio sistema di riprendersi e di ricostituire le scorte, imparano le scorciatoie e i trucchi del mestiere.
Eccoli imparare che il caffè tira su, che la sigaretta fa battere il cuore in accelerazione, che la cioccolata dà la carica, che la carne e il cibo-cotto danno vampate al viso e stimolazioni, che pure l’alcol sembra aiutare, che l’integratore fa miracoli, che con una manciata di Viagra in tasca te la cavi e fai bella figura in ogni circostanza.

Gli effetti differenziati di un rapporto sessuale

Si dimenticano costoro che abbiamo un Sistema Immunitario super-intelligente e che non è possibile barare in eterno.
Il rapporto sessuale è una cosa bellissima ed esilarante, lo sappiamo tutti.
Ma, se per la donna è qualcosa di eccitante-rilassante-ricostituente, per il maschio si traduce anche in una pesante fuoriuscita energetica, in una enorme calo enzimatico, capace di depotenziarlo per qualche ora o per un giorno intero.

Una sindrome da esaurimento sempre in agguato

Le leggi naturali non possono essere snobbate senza conseguenze.
Pescare energia dal corpo umano, quando il corpo non ne ha a sufficienza, è un pericoloso gioco sul filo del suicidio.
La sindrome esaustiva-immunitaria è sempre in agguato, e la puoi chiamare con qualsiasi nome tu voglia.
Il dr Hamer li chiama traumi emotivi, il preparatore atletico lo chiamerà superallenamento, l’osservatore attento lo chiamerà batterie scariche, per lo psicologo si tratterà di esaurimento, per il medico ci sarà una patologia batterico-virale e pèer l’igienista una crisi tossiemica.
Il nome che riassume il tutto è esaustione (esaurimento scorte nervose), oppure consunzione, nel caso di esaurimento in fase avanzata e finale.

Le complicazioni dei rapporti impropri

Che esista gente in quelle deprecabili condizioni non v’è alcun dubbio.
Ho parlato di rapporti sessuali ai limiti, di rapporti privi di qualsiasi motivazione naturale.
Di rapporti perversi non nell’ottica del pregiudizio religioso, ma perché privi delle elementari premesse di ogni buon rapporto, come la carica erotico-energetica da un lato e l’autentica attrazione bio-elettrica dall’altro.
Le complicanze che derivano dalla scelta di partner impropri, come nel caso classico dell’omosessualità maschile, rendono ulteriormente critica la situazione.
Madre natura, checché se ne dica, non ha previsto Adamo e Adamo, ma soltanto Adamo ed Eva.
Se sulla Terra troviamo troppi Adamo e Adamo, quello non è di certo il Paradiso Terrestre, ma una caricatura orrenda del medesimo.
Andare comunque in controtendenza, e per giunta col serbatoio energetico vuoto, comporta drammatiche conseguenze immunitarie.

Dimostrarsi sempre e comunque all’altezza della situazione

Non si va in crisi immunitaria soltanto col sesso, ma anche con le tensioni e gli stress del vivere quotidiano.
L’attore che deve affrontare il palcoscenico, e deve garantire una certa performance in quel determinato momento, può anche sentirsi non all’altezza, inadeguato al compito da svolgere.
Lo studente che deve superare un esame, il ragazzo o l’uomo che devono dimostrarsi all’altezza con la rispettiva partner, l’attaccante che deve mandare la sfera nel sacco, possono tutti trovarsi nella medesima situazione di precarietà.
Ecco allora che ricorrono alla caffeina, alla nicotina, a qualsiasi stimolante in grado di dargli la carica, finendo così nel ciclo della dipendenza, dell’assuefazione, del doping.

Le vane frustate al cavallo stanco

La volta dopo, lo spettacolo successivo, la gara successiva, l’esame successivo, l’amplesso successivo, saranno ancora più a rischio, per cui servirà di nuovo la pasticca e magari non basterà, e ce ne vorranno due, e poi tre. E da quelle tre si dovrà passare a qualcosa di più efficace.
Il famoso discorso delle frustate al cavallo stanco, dove la frusta di cuoio viene rimpiazzata da una frusta metallica.
Ci sono mille modi per andare in emergenza immunitaria.
Ci si va per paura e tensioni insostenibili, per sete e fame, per sfortuna e disgrazia, per incidenti traumatici. O anche perché, come abbiamo visto, la mamma imprudente ci ha costruiti male.

I motivi che provano il vergognoso imbroglio Aids

Dove sta dunque il vergognoso e insostenibile imbroglio dell’Aids?
Sta semplicemente in 4 fatti precisi e circostanziati:

1) Nell’aver catalogato una gamma svariata di consunzioni umane pre-esistenti da decenni e secoli sotto il nome di una singola etichetta Doc, sotto il nome di un marchio Aids, facendo di esso una malattia specifica e determinata (guidata, organizzata, pubblicizzata, sfruttata industrialmente-politicamente-farmacologicamente-medicalmente), e appropriandosi dei diritti d’autore.
Una specie di globalizzazione applicata alla patologia, similmente alla globalizzazione della Monsanto nei riguardi delle sementi.
2) Nell’aver fatto confluire in questo marchio Aids una serie di altre malattie di comodo (polmonite,
meningite, sarcomi, al solo scopo di dare più consistenza ai numeri e alle statistiche).
3) Nell’aver ordito ai danni dell’umanità una pazzesca campagna terroristica che ha fatto nel mondo
intero più vittime e morti della pretesa patologia chiamata Aids. Gente sana, coppie sane gettatesi dai
ponti e finite sotto i treni, per il timore assurdo di albergare in essi l’Hiv. Gli assassini seriali di
migliaia di persone sono in libera circolazione, e osano mostrarsi sugli schermi, mantenendo vesti e
funzioni di prestigio, onori ex-presidenziali, mentre in realtà e per giustizia dovrebbero indossare
tute da ergastolani.
4) Nell’aver associato alle consunzioni ed agli esaurimenti, malattie letali ma rigorosamente
tossicologiche (al pari di pellagra, scorbuto e beri-beri e Smon), la caratteristica vile ed infamante
del contagio, prefabbricando la storia dell’Hiv, infiorettandola di storie distorte ed impressionanti.
coinvolgenti artisti famosi, cementandola di onori e riconoscimenti (Nobel a Montagnier, honoris
causa dei cinesi a Bill Clinton).

Occorre documentarsi presso fonti affidabili e disinteressate

Ai quattro punti ora citati, si sono aggiunti degli altri a non finire, a tutti i livelli.
Non sta a me qui elencarli tutti.
Si vadano a leggere i testi di vera scienza trasparente che sono in vendita nelle librerie del pianeta.
Quelli scritti dai maggiori cervelli e non dai farneticanti venditori di fumo ai quali è stato dato per 20 anni di seguito, in assurda e colpevole esclusiva, ogni microfono ed ogni canale.
Si vadano a leggere gli autori americani dell’Accademia delle Scienze, e non i mediocri piazzisti nostrani di università colonizzate come la Sapienza di Roma, o di enti corrotti, tipo l’Istituto Pasteur di Parigi.

Il fallimento sistematico delle prove

Ogni tipo di test utilizzato dai monatti si è rivelato inattendibile, con esiti sballati e fuorvianti.
Tutte le sieropositività si sono dimostrate condizioni normalissime e prive di qualsiasi significato patologico, prive di ogni contagiosità, in barba agli stonati strombazzamenti sul famoso cestista Magic Johnson, e su altri casi simili. Gente che avrebbe dovuto lasciare le penne un mese o un anno dopo, carica di un virus immaginario e latente, e che invece restava in vita forte come prima (salvo che non l’avessero nel frattempo costretta alla morte tramite le demenziali e delinqunziali cure anti-retrovirali).

Sentiamo Albert Sabin, del National Institute of Heralth

Per capire l’imbecillità e l’incongruenza dell’Aids non andremo certo ad ascoltare attrici tipo Liz Taylor o Sharon Stone. Non andremop nemmeno a leggere libri sconclusionati di giornalisti vivi o morti di casa nostra, sui quali è preferibile stendere un velo di pietà.
Tutti monatti dalla testa ai piedi. Tutti corrotti dal primo all’ultimo. Tutti bacati nel cuore, nell’anima e nel cervello.
Sarà meglio sentire il dr Albert Sabin del NIH (National Institute of Health), monatto pure lui (vedi vaccini antipolio), ma almeno con un barlume di materia grigia residua, che nel 1994 dichiara:
L’attuale campagna di educazione e prevenzione dell’Aids si basa sull’asserto che ogni sieropositivo può essere considerato agente di contagio, mentre di questo fatto non esiste alcuna prova.

Sentiamo il dr Root-Bernstein

Oppure ascolteremo il dr Root-Bernstein, scienziato molecolare:
Eravamo abituati a credere di essere tutti a rischio Hiv e Aids, e che un’epidemia eterosessuale mondiale fosse inevitabile. Ma l’epidemiologia dell’Aids si è rivelata totalmente fasulla.

E il professor Peter Duesberg, membro dell’Accademia Nazionale delle Scienze

E il professor Peter Duesberg, retro virologo e primo ricercatore al mondo ad aver isolato un gene del cancro, membro dell’Accademia delle Scienze:
L’Hiv, immaginato e non trovato, anche se per assurdo venisse un giorno isolato in laboratorio, sarebbe niente altro che un inoffensivo retrovirus, inoffensivo e banale al pari di tutti i retrovirus esistenti sul pianeta.



Una notizia bomba, che stranamente nessun canale televisivo commenta

Duesberg, alcune settimane fa ha dichiarato on-line che, contrariamente a quanto ipotizzato per anni in ambiente micro-biologico, tutti i retrovirus sono innocenti al massimo livello e non rivestono alcun ruolo nelle patologie umane.
La notizie è una notizia bomba. Non è una vaccata lanciata da un Vaccaro qualsiasi.Non è un messaggio
scellerato e autolesionista che un certo dr Vaccaro si è permesso di lanciare sulla rete, scandalizzando la gentile D.B., ricercatrice di razza divina, laureata cioè in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, alla Normale o giù di lì.
Come mai nessuno ne ha parlato? Come mai il Ministro della Sanitò dr Fazio, così solerte a informare gli italiani sull’H1N1, così dinamico nel rifornirsi di milioni di dosi di inutili vaccini pagati in denaro sonante, non si prende la briga di commentare una dichiarazione di questo tipo, proveniente dalla massima autorità mondiale in biologia molecolare-cellulare?

Harry Rubin, retrovirologo, membre dell’Accademia Nazionale delle Scienze

Non ci sta bene Duesberg? Passiamo ad Harry Rubin, retrovirologo, membreo dell’Accademia Nazionale delle Scienze: Non penso sia stata trovata la causa dell’Aids. Per una malattia così complessa vi sono cause multiple. Chiamarla con un singolo nome Aids è già una eccessiva esemplificazione.

Robert Willner e Richard Beltz

O magari andiamo al dr Robert E. Willner, autore di Inganno Mortale:
La maggior parte delle morti Aids controllate dai medici sono state provocate dal letale farmaco AZT.
Oppure al dr Richard Beltz, inventore dell’AZT, parecchi anni orsono:
L’AZT non aveva prospettive come medicamento per due ragioni. Era cancerogeno in ogni dosaggio, ed era terribilmente tossico, anche per usi di breve periodo.

Rachel Baggaley e Kary Mullis (Nobel per la Chimica 1993)

La dr Rachel Baggaley, British Health Advisor:
Nessuno in Zambia muore mai di Aids. Tutti muoiono per malaria, febbre, lebbra o tubercolosi.
Stessa cosa più o meno nel resto dell’Africa.
Kary Mullis, inventore del test PCR, Nopbel per la Chimica 1993:
Hanno considerato e conteggiato il gran numero di persone sieropositive in Africa, prima di accorgersi del loro marchiano errore. E cioè che gli anticorpi della malaria (che in Africa hanno un po’ tutti) si mostrano nei test Aids come sieropositivi.

John Lauritsen ed Elinor Burkett

John Lauritsen, autore di The Great Aids Hoax:
L’Aids non è nuovo nè unico, ma è stato inventato come para-ombrello per coprire un complesso di malattie, alcune delle quali erano già state descritte dalla medicina nel 1539.
Elinor Burkett, autrice di The Greatest Show on Earth:
L’industria dell’Aids è costituita da un insieme di medici, politici, ex-presidenti, ricercatori, docenti universitari, leader di comunità gay, funzionari del CDC, burocrati delle assicurazioni sanitarie e funerary, giornali e televisioni. Tutti coloro cioè che hanno intascato o che sono stati beneficiati, soggiacendo all’avidità e all’egoismo.

Charles Geshekter, docente di Storia alla California University-Chico

Dr Charles Geshekter, docente di Storia alla California University di Chico:
Un rapporto del 1994, pubblicato dal Journal of Infection Disease, ha concluso che i test Hiv sono stati un clamoroso bluff in Africa, dove i germi responsabili di tubercolosi, malaria e lebbra sono diffusi a tappeto, rendendo i sistemi immunitari compromessi già in partenza.
Alla fine, oltre il 70% di esiti in sieropositività sono risultati essere falsi sieropositivi.

Gil Gutnecht, parlamentare americano

Gil Gutnecht, parlamentare della U.S. House of Representatives, membro del Comitato sulla Scienza:
Considerata la scarsa scientificità del legame tra Hiv e Aids, è forse etico prescrivere AZT, un noto distruttore del Dna, utilizzato 30 anni fa come micidale cura anti-cancro, a 150 mila americani, tra i quali donne incinte e neonati, come farmaco anti-Hiv?

Jon Rappaport, commentatore televisivo

Jon Rappaport, giornalista e commentatore televisivo:
Un sacco di gente è cosciente che l’Hiv è una burla e che l’AZT uccide in lungo e in largo.
Un sacco di gente su sta accorgendo che questo non è il comportamento di un male contagioso, ma piuttosto una infernale macchinazione.

Elliot Fox, fondatore Associazione per il Riesame Aids

Elliot Fox, fondatore Associazione per il Riesame dell’Aids:
L’Aids sarà la Waterloo delle industrie farmaceutiche.
E’ stato descritto come derivante da un virus, a dispetto delle prove tutte contrarie.
E’ stato scoperto da test su antiocorpi che si sono dimostrati scandalosamente inaccurati e falsi.
E’ stato curato con farmaci incredibilmente tossici e definiti causatori di Aids.

Sette punti fondamentali che sbriciolano la teoria Aids

Tornando a Duesberg, che ha in circolazione in Italia Aids, il virus inventato (Edizioni Baldini&Castoldi), www.duesberg.com peter@duesberg.com, si evincono alcune cose fondamentali:

1) L’Hiv non provoca l’Aids.
2) L’Aids non si trasmette per via sessuale (come provato da diversi esperimenti).
3) L’AZT non guarisce l’Aids, ma è addirittura causa del medesimo.
4) Se l’Hiv provoca l’Aids, perché allora migliaia di malati etichettati Aiods non hanno traccia di Hiv?
5) Se l’Hiv provoca l’Aids, perché allora centinaia di migliaia di persone, che ai test sono sieropositive Hiv, non sviluppano mai l’Aids?
6) Perché Montagnier e Gallo, scopritori della malattia, oggi hanno fatto marcia indietro, dicendo che altre ragioni, oltre a quella virale, sono alla base dell’Aids?
7) Come mai oltre 20 anni di ricerche sull’Aids, costate milioni di dollari, non sono ancorq riuscite a dimostrare se, come e quando, e perché l’Hiv provoca l’Aids o attacca il sistema immunitario?


Persone senza contatti con l’esterno, e che paradossalmente sviluppano l’Aids

Detto questo, veniamo alle domande di Dario da Firenze e Giorgio da Milano, citate nelle due lettere di apertura.
Le persone che sviluppano l’Aids, pur non avendo abusato di niente, esistono.
In questo, Dario, hai pienamente ragione.
Ci sono suore di clausura, frati trappisti, ragazzini imberbi, persone di ogni tipo che non hanno alcun rapporto con l’esterno. Come si spiegano questi casi?
Primo, la tua osservazione fa capire una cosa importantissima, di cui non ti sei nemmeno accorto
E cioè che il contagio non c’entra.
E questa è già una micidiale mazzata per la traballante teoria Aids che, non dimenticarlo, trae tutta la sua forza dal terrore e dalla contagiosità che gli hanno attribuito.

I motivi di precarietà immunitaria (simil-aids) possono essere svariati

Secondo, i motivi possono essere cento. Un capitale enzimatico scarsissimo già in fase di partenza.
Una precaria ossigenazione.
Un blocco renale protratto.
Una tensione nervosa continua.
Una carenza patologica di sole, di aria, di libertà, di amore (persino quello di un gatto, di un maiale, di un cavallo).
Una forte voglia di copulare disattesa o mal sublimata.
Un sordo disagio spirituale, e così via.

La scienza, caro Dario, è una soltanto.
Chi sostiena la cosa più scimunita e demenziale mai apparsa sulla terra, è tutto fuorchè scienziato.

Quanto a Paolo Rossi bernard, non sono per niente d’accordo con le sue affermazioni.
Sulla faccenda Aids non esiste una scienza ufficiale e una scienza dissidente che devono mettersi d’accordo per trovare finalmente la verità.
La scienza è una sola.
La faccenda Aids è quanto di più scimunito e demenziale sia apparso sulla faccia della terra, dopo le stronzate medievali dell’Inquisizione Romana, che fece abbrustolire gente di grande valore come Gerolamo Savonarola e come Giordano Bruno, e che rischiò di mandare al rogo pure Galileo Galilei.

A chi mai spetta l’onere della prova, se non ai monatti?

Trovo fuori luogo che tu pretenda prove da parte mia.
Perché mai vuoi scaricare su di me, o sulla scienza dissidente come la chiami, l’onere della prova? L’Aids e l’Hiv sono stati inventati dai monatti.
Sono loro che devono trovare le imbecillità e le nefandezze che hanno prodotto.
E infatti Duesberg ha posto loro delle domande precise tutte irrisolte e prive di risposta.
Sono i monatti a dover provare.
Ma non coi creduloni e gli incompetenti di cui il mondo è pieno.
Devono provare le loro teorie coi membri dell’Accademia delle Scienze, oppure con gente normalissima come me, che fa soltanto il suo dovere di utilizzare cervello, anima e buon senso.


I piazzisti internazionali dell’Aids Bill Clinton e Bill Gates sono impegnati allo spasimo

Quello che hanno provato fino ad oggi è una catastrofica serie di vuoti di memoria.
Il tutto mentre le fondazioni Aids straboccano di fondi, in America e fuori. Il tutto mentre i piazzisti internazionali Aids, primi fra tutti Bill Clinton e Bill Gates, sono impegnatissimi a conquistare i promettenti mercati di India e Cina, sulla scia della Coca-Cola e della McDonald’s.

Gli indispensabili anti-retrovirali della GlaxoSmithKline

Mi parli della Cristina Maggiore che onestamente non conosto. Come si fa a dire che una muore di polmonite perchè ha voluto astenersi dal prendere degli anti-retrovirali?
Questo è linguaggio da promotore scientifico Glaxo.
Ci possono essere 10 mila motivi, dietro la morte di una persona.
Siamo tutti delle foglie appese a un ramo.
Più o meno verdi e vitali, più o meno secche e sfruttate.
Quando viene il momento moriamo e non se ne parla più. Dici che non si muore di polmonite?
Ti rispondo che bastano tre minuti di blocco del respiro, per finire al cimitero. Sia a 20 che a 100 anni.

Quanti sciacallaggi, quante falsità e quante ipocrisie, dietro ogni etichetta mortuaria?

Rispondo a Giorgio di Milano, dicendo che la morte di Rock Hudson e di diversi artisti non è in alcun modo diversa dalle tanti morti quotidiane che avvengono.
Anche con l’aviaria c’è stata l’etichettatura dei morti da parte dei monatti.
Uno muore, si dà una veloce sbirciata alla cartella clinica, si dichiara che si, che ci può stare, che potrebbe essere deceduto per quel tipo di sindrome, e si decide per l’etichetta H1N1.
Più etichette metti e più titoli ti guadagni nell’olimpo terreno delle multinazionali.
Gli sciacallaggi e gli abusi ideologici, le falsità e le ipocrisie che stanno dietro a queste operazioni truffaldine, volte a pomapare certi numeri e a creare più panico, sono ormai cose arcinote.

Cadaveri eccellenti e strumentalizzazioni mediatiche

Per i divi di Hollywood si tratta di morti eccellenti che i servizi segreti della Casa Bianca non hanno mancato di strumentalizzare al meglio, costruendoci sopra dei romanzi pro-Aids.
Vale per essi il discorso che ho già fatto per le droghe.
Il compagno di Hudson, Marc Christian, vinse una causa milionaria? Aveva un ottimo avvocato.
Queste cose non provano un bel niente, se non che la pazzia collettiva, e il clima da medioevo, fanno più vittime oggi che nel medioevo stesso, col placido assenso dei servizi segreti, che hanno preso il posto dell’Inquisizione Cattolica.

Ogni morte è una sconfitta immunitaria

Stesso discorso per Mercury, Bono e tutti gli altri. Vuoi che ti dica qualcosa di più? La maggior parte dei malati terminali entrano in fase di caduta immunitaria-Aids, indipendentemente dal tipo di malattia che hanno.
La morte non è altro che una débacle immunitaria. Non si muore di niente altro che di quello al mondo.
Capelli o non capelli in testa, cuore forte o ballerino, organi più o meno al loro posto, braccia e gambe ancora efficienti, occhi e orecchi ancora buoni, cervello funzionante e voglia di vivere intatta.
Ma sempre e comunque col sistema immunitario fuori uso.
L’Aids è stato inventato per rimpiazzare i fondi sul cancro, e salvare il sistema sanitario Usa dalla bancarotta totale

Comprendo le tue convinzioni sull’Aids come strumento di blocco della rivoluzione sessuale, ed anche le sagaci battute di Andreotti.
La realtà però è un’altra, molto più ruvida e prosaica.
La lotta al cancro, avviata pomposamente dal presidente Nixon, era da poco terminata nel modo più fallimentare.
I fondi di ricerca sul cancro non arrivavano più.
C’erano le premesse per un disastroso disfacimento del costoso sistema sanitario americano.
Serviva una nuova malattia epocale che attirasse urgentemente fondi per rifinanziare scuole di medicina, ospedali e cliniche.
Sono cose raccontate in modo dettagliato e magistrale dal grande Peter Duesberg.

Le esaustioni, gli indebolimenti, le consunzioni sono fenomeni da sempre esistiti

Quanto alla tua perplessità sul fatto che l’Hiv sia un virus inventato, in quanto c’è della gente che continua a morire di Aids, ed anche perché è provato che in certe persone i linfociti registrano una diminuizione nel tempo, ho molto da ridire.
Ribadisco che le malattie immunitarie, ovvero le sostanze sbagliate e ciononostante ingerite, i farmaci, le droghe, le idee e i comportamenti sballati che portano a danneggiare il sistema immunitario sono infiniti.
Chiaro che i linfociti vanno a calare nei soggetti che trasgrediscono le leggi naturali.
Questo fa parte della normale quotidianità.
Esistono gli errori estremi e le conseguenze degli errori estremi, e si chiamano esaustioni, indebolimenti, consunzioni. Esse esistono e sono sempre esistite.

La strategia planetaria del trio illuminato CDC, FDA, OMS

L’invenzione scellerata è stata quella di mettere assieme tuttle le malattie più disgraziate del mondo, farne un bel fascio, metterci una confezione ed una etichetta Hiv, farne un pacchetto infiocchettato Aids.
Definirlo e contrabbandarlo come sindrome contagiosa non si sa bene perché e percome, e lanciarsi alla conquista del mondo, catapultando la CDC e la FDA sulle vette più alte del nuovo olimpo medico, la OMS ai vertici militar-sanitari mondiali, le varie multinazionali del farmaco sulla cresta dell’onda, sotto l’attenta supervisione dei vari gruppi Rockefeller, Monsanto, Coca-Cola, Philip Morris.

Il succo dell’Aids sta tutto nel contagio
È sempre e solo il contagio che spaventa e che rende commercialmente.

Vuoi sgonfiare l’Aids come una bolla di sapone?
È semplice.
Basta togliergli la contagiosità.
Ma questo è un fatto già accaduto e già ampiamente dimostrato.
L’Aids non è una malattia contagiosa.
L’unico contagio al mondo è la stupidità e l’ignoranza, ed anche la venalità.




Scartati i retrovirus, rendiamo contagiose le ombre dei medesimi

Ovviamente, ci sono montagne di dollari investite nel concetto e nel progetto contrario, basato tutto sul terrore e niente altro che su quello. Basato non sul terrore di fumare e di bere caffè ed alcol, o di mangiare cose sbagliate e di assumere farmaci ed integratori, tutte cose che portano più o meno rapidamente alla esaustione ed alla consunzione.
Basato invece sulla cosa più sibillina, minuta ed innocente, che non è il virus ma addirittura il suo corrispondente retrovirus.
Ora che i retrovirologhi hanno assolto i retrovirus bisognerà attribuire contagiosità alle ombre dei retrovirus.
Come dire che Chichibio ha trovato ottimi continuatori.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo

Alcune delucidazioni sull'AIDS - di Valdo Vaccaro

DELUCIDAZIONI SULL’ AIDS

Domande da qualcuno che non crede all’AIDS inventato

Ho letto il suo intervento sul blog in merito al tema AIDS come malattia inventata.
Vorrei porle alcuni quesiti ai quali spero mi darà risposta.
1) Vorrei sapere secondo lei come risponderebbe a coloro che chiedono ai dissidenti della teoria ufficiale di dare una dimostrazione, ufficiale e scientifica, della non-causa dell’AIDS da parte del retrovirus HIV. Sembra che al momento nessuno si sia fatto avanti.
2) Vorrei capire come mai nessun dissidente è apparso o appare ad oggi sui mezzi di comunicazione come la televisione o i giornali per esporre le proprie opinioni. Anche se penso di conoscere già la risposta.
3) Perché lei dice che il virus HIV non è mai stato isolato? Ci sono milioni di immagini reperibili dappertutto del virus in questione.
Spero che riesca a darmi qualche delucidazione. Grazie.
Dario da Firenze

Un avvocato del diavolo che crede alla bufala AIDS

Ciao Dario,
Non ho capito bene e con sicurezza se vuoi fare l’avvocato del diavolo al fine di chiarirti meglio le idee o se invece sei ben convinto delle tue posizioni e vuoi semplicemente contestare chi la pensa in modo diverso.
Non l’ho capito perché, a parte le 3 domande che sono chiare, usi un linguaggio molto formale e controllato.
In ogni caso, dai l’impressione di essere la classica persona che crede al 100% alla bufala AIDS, e che si sente disturbata leggendo che qualcuno la chiama bufala.
Questo lo intuisco dal tono delle tue domande.
Non voglio però perdermi in polemiche improduttive, e cercherò, nei limiti del possibile, di rispondere alle tue domande.
Per tua consolazione non sei il solo a credere all’AIDS. Stai anzi con la maggioranza. Ma la verità non sta sempre con i più.


Ufficiale e scientifica, un abbinamento che non ha ragione di essere

Prima di dare le mie risposte, permettimi però di farti una piccola obiezione.
Perchè parli sempre di dimostrazione ufficiale e scientifica? Pare che, per te, i due termini equivalgano o siano sinonimi. Il che non solo non quadra affatto, ma stride in modo pazzesco con la realtà dei fatti.
Pare che tu nutra una fiducia infinita su quello che offre il convento, ovvero il governo, i giornali, le televisioni.
Pare che tu non ti renda conto che il mondo intero sta vivendo il momento più farabutto e più carico di imbrogli e di ipocrisia della sua breve storia conosciuta cinque-millenaria.

Viviamo nell’epoca della malinformazione

Mai come oggi l’uomo è stato malinformato, condizionato e vilipeso, il più delle volte senza nemmeno averne il minimo sospetto.
Se sei convinto che le posizioni ufficiali siano oro colato, sarà molto difficile fare breccia nei tuoi pregiudizi.
Per capire come va il mondo, che tipo di intrallazzi e di situazioni si nascondono sotto le posizioni che tu chiami ufficiali e scientifiche, occorre documentarsi.
Se uno si limita ad assorbire quanto offre la televisione, si ritrova a credere che mangiando hamburger, bevendo cola, prendendo integratori, e leccando gelati, toccherà il cielo con un dito e non si ammalerà mai di niente.
Oppure si ritrova a credere che il caffè più lo mandi giù e più di tira su, anziché l’esatto contrario.
Oppure che prendendo le statine risolverà i suoi problemi cardiaci, che bevendo vino ripulirà le arterie, e mangiando latticini si riempirà le ossa di buon calcio minerale, e che giocando all’Enalotto cambierà finalmente una precaria situazione economica.

Una cosa sono gli spot pubblicitari e un’altra è la criminalità informativa

Ovviamente, ai Carosello e agli spot tutto è concesso, perché almeno si paga per raccontare le proprie frottole.
Quando invece le balle sono ancora più profonde, pianificate e strutturate, quando vengono confezionate a regola d’arte nei meandri della politica e delle multinazionali, il discorso cambia e si fa molto serio.
In questo caso la presa per i fondelli è terribile, perché tu cittadino paghi il canone a chi ti imbroglia, e lo paghi per essere imbrogliato.
Nei tempi andati esisteva il potere ed esisteva l’opposizione, per le cose basilari.
Oggi non più.
Oggi c’è unanimità, acquisizione e silenzio assoluto su molte verità fondamentali che verità non sono.

Bisogna documentarsi meglio su questi argomenti

Nel caso specifico dell’AIDS, è basilare avere innanzitutto una cognizione scientifica in proprio, di come funziona il corpo umano e di quanto realistica sia l’idea sull’AIDS.
A me non è servito leggere articoli critici, o i tanti libri del contro-AIDS che pure esistono.
Ti garantisco che non ho mai creduto per un singolo istante alle baggianate che venivano spiattellate con martellante intensità dagli anni 80 in poi.
A 25 anni di distanza, quando le eclatanti balle sull’AIDS sono venute una ad una a galla, più nella stessa America che nei paesi colonizzati tipo l’Italia, basterebbero le sole statistiche a ridicolizzare l’intera faccenda.
Il buco nero dell’AIDS ha impoverito il pianeta

Il vergognoso business AIDS è costato al mondo risorse finanziarie incalcolabili.
Le fondazioni AIDS hanno sottratto alle economie mondiali somme che nessuno è in grado di valutare con precisione.
Altro che spese per gli armamenti.
E’ probabile addirittura che la faccenda AIDS non sia per niente estranea alla crisi economica mondiale in atto.

Siamo tempestati di informazioni balorde e svianti

Vivendo noi in un mondo che oggi fa di tutto, ancora più che in passato, per farci ammalare, per spaventarci e per legarci ai suoi sporchi condizionamenti, bisogna che ci dotiamo di forti protezioni.
Diventa imperativo attrezzarsi convenientemente.
Crearsi cioè una contro-cultura tale che ti impedisca di credere alla prima imbecillità che i media raccolgono e ritrasmettono in modo acritico.
Difendere oggi la salute e la verità significa più che mai fare i carbonari, andare contro il sistema delle multinazionali e dei centri di potere.

Non esistono dubbi, negli ambienti scientifici, che si tratti di una colossale ed irriverente montatura

A un igienista naturale come me, che non crede nel modo più assoluto alla dannosità dei batteri e dei virus, e che è sorretto da una formazione mentale antitetica, diametralmente opposta a quella che tu chiami ufficiale-scientifica, che in realtà è ufficiale ma non scientifica, non era agevole darla da bere, questa faccenda dell’AIDS.
Quando poi ho avuto modo di leggere dei testi importanti sull’argomento, non ho fatto altro che trovare tutte le conferme ai sospetti che già avevo.
Il testo più importante è quello della massima autorità vivente in fatto di microbiologia molecolare e cellulare, docente alla Berkeley University in California.
Mi riferisco ovviamente al professore tedesco Peter Duesberg.

Abbiamo la fortuna di usufruire di un grande scienziato onesto, con un testo facile e chiaro in lingua italiana, disponibile nelle librerie, e non lo leggiamo

Ti consiglio di leggere il suo libro al più presto possibile, se davvero vuoi aprirti un po’ la mente.
Non ho mai letto in vita mia uno sputtanamento così chiaro ed evidente, così scientifico ed impietoso, di un’intera classe politica, e direi di un’intera nazione, come quel libro, che ha per titolo L’invenzione dell’Hiv.
Libro che è offre uno spettacoloso spaccato sul mondo accademico americano, sulle ricchezze e soprattutto sulle miserie dei ricercatori, e dei cacciatori di microbi.
Provvedo ad inviarti i miei articoli sull’argomento, dove riprendo spesso le considerazioni di Duesberg, ma anche quelle della ANHS (American Natural Hygiene Society), che prima ancora di lui aveva prodotto diversi volumi e diversi scritti sullo stesso tema.




Mettersi contro l’AIDS è un suicidio professionale

Rispondendo alla prima domanda, pensi davvero che qualcuno abbia interesse a suicidarsi professionalmente, per il gusto di andare contro la più potente mafia del pianeta, supportata da servizi segreti e quant’altro?
Duesberg, per un po’ ci ha creduto, anche perché 700 suoi colleghi, ovvero il 95% dei microbiologi americani è sempre stata a suo fianco, incluso alcuni Nobel come Mullis.
Si è dato da fare con quel libro, con conferenze qua e là.
Sempre per amore della verità e niente altro che quello.
Col risultato di essere derubricato dal Nobel, per il quale era in corsa come primo scopritore del genoma del cancro e dei retrovirus.
In più gli hanno tolto i fondi per le sue ricerche, trattandolo come una pezza da piedi o come un delinquente.
Chi ha mai detto poi che nessuno si è mai fatto avanti e nessuno ha dimostrato alcunché.

E’ scientificamente dimostrato che l’AIDS non esiste come malattia infettiva

La dimostrazione che l’AIDS non esiste come malattia infettiva, sta già nel fatto che l’AIDS (o meglio le varie patologie debilitanti che esistono davvero e che sono state raggruppate ed etichettate in modo arbitrario AIDS) colpisce al 90% e passa i maschi, mentre per le precise leggi del monatta tedesco Koch, una malattia infettiva causata da un battero o da un virus deve colpire equamente al 50% maschi e femmine.
Esperimenti concreti di amplessi non protetti tra mariti con l’AIDS e mogli sane, non hanno portato ad alcun risultato.

Si conoscono per filo e per segno i motivi, i tempi e i modi della truffa

La scienza americana, nei suoi più veraci rappresentanti, ha ampiamente dimostrato non solo l’inconsistenza e la corruzione relative al carrozzone AIDS, ma anche la demenzialità dei concetti portati avanti dal medesimo.
Si conoscono per filo e per segno gli autori della truffa (CDC), i tempi della truffa, e i motivi della truffa, il nome GRID che aveva l’AIDS cinque anni prima di essere lanciato (a quel tempo contro gli omosessuali, visto che GRID significa Gay Related Immunology Disease).
Lo stesso Duesberg, scopritore dei retrovirus, ha verificato di recente l’assoluta innocenza dei medesimi, che fa cadere le tante teorie monatte basate sulla trascrittasi inversa.

Non esiste televisone libera al mondo

Quanto alla seconda domanda, vale un po’ lo stesso discorso.
Le televisoni del resto, al pari dei media in genere, sono colluse col potere.
Non hanno interesse a toccare argomenti politici delicati.
Indipendenza e trasparenza non sono cose di questo mondo, dovresti saperlo.
L’ultima domanda, dove ti meravigli sulla mia affermazione che l’Hiv non è mai stato isolato, confermo in pieno quanto detto.




Milioni di immagini fasulle e nessun virus Hiv isolato

Non solo non è mai stato isolato, ma non verrà mai isolato.
Come vuoi che si trovi il virus di una malattia inventata che non esiste?
I milioni di foto reperibili sono un’ulteriore bufala, ancora più allucinante, come dichiarato da Mullis (Nobel) e da altri scienziati, e non solo da Duesberg.
Hanno fotografato delle normali cellule in normalissima fase di gemmazione cellulare, contrabbandandole per attacchi micidiali del virus Hiv, che continua a non esistere, al pari della malattia AIDS.

Gli Illuminati hanno capito di avere a che fare con un mondo malleabile e credulone

L’unica cosa che esiste è gente che cade esausta ed esaurita per motivi tossicologici e carenziali, per troppe bevande e niente radicchio, troppe notti insonni e troppo alcol, troppo fumo e troppo caffè, e magari con le pretese di togliersi pure, in quelle ridicole condizioni, delle soddisfazioni sessuali.
E l’altra cosa che continua ad esistere, è la facilità della gente tutta, incluso scuole, università, governi, professori e allievi, di credere senza capire, di credere senza approfondire.
Non c’è poi da meravigliarsi se i manovratori del mondo coltivino ambizioni sfrenate in tema di globalizzazione.
Le demenziali elucubrazioni pseudo-scientifiche sull’AIDS si ritrovano pure sui libri di testo dei licei e delle università di ogni paese, al pari dei teoremi di Pitagora e di Talete.
Se la pensi davvero a quel modo, sei in buonissima compagnia. Sei in una botte di ferro, in linea con la massima ambizione di Don Abbondio.

Ovini più che uomini

Più che un mondo di esseri intelligenti, abbiamo assorbito le qualità gregarie degli ovini.
Mi ci metto dentro anch’io perché, nonostante conosca la verità al 100%, non riesco ancora a smontare con la dovuta chiarezza la farsa dell’AIDS.
Quando per decenni si è sentito gridare da mattina a sera Al lupo, al lupo, è chiaro che la gente finisce pure per crederci.
Non chiedermi di fare qui un altro articolo approfondito sull’AIDS, argomento che ho affrontato in lungo e in largo, come puoi rilevare dalle tesine che ti sto inviando a parte e che ti invito a leggere con cura.

Valdo Vaccaro - Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)
- Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)

L'AIDS una truffa ai danni del cittadino...

L’AIDS NON MALATTIA MA PROGRAMMA DI GOVERNO


Un’isteria collettiva orchestrata ad arte dai super-monatti di Atlanta

Sulla cosiddetta malattia AIDS e sul cosiddetto virus HIV, sull’isteria collettiva orchestrata ad arte dai super-monatti di Atlanta, sono stati versati fiumi di inchiostro inutile, da parte di studiosi del mondo intero.
Non sono serviti a nulla.
Non sono serviti a cancellare il terrore inciso nel Dna e nel cervello della popolazione che continua, dopo oltre 20 anni a credere nelle buffonate del CDC, della CIA, dell OMS e dei colonizzati Ministeri della Sanità, come confermato da ogni nuovo mini-Aids di questi ultimi anni, incluso la presente pandemia suino-asinina.
Chi crede all’AIDS crede alla aviaria e crede alla suina, e crede pure al mito di una invisibile e mostruosa bestiaccia chiamata virus.
In altre parole, chi crede all’AIDS crede alla medicalizzazione, alle vaccinazioni e al Codex Alimentarius.

AIDS madre di tutte le attuali e prossime pestilenze

Non vorremmo dunque tornare su questo argomento.
Ce ne siamo già occupati ampiamente in tesine come Il dito sulla piaga del contagio e dell’AIDS, Il pericolo demografico e la folle opzione AIDS, George Soros presidente degli USA, dell’AIDS e della B12, e diversi altri nostri articoli sui virus in generale, alcuni dei quali da tempo su vari blog Internet.
Siccome però l’AIDS rimane la madre di tutte le pestilenze moderne, per il modo infame e truffaldino in cui è stato concepito e realizzato, alle spalle della popolazione mondiale, alle spese di migliaia di gente suicidatasi per paura e di milioni di persone rimaste segnate a vita dal terrore seminato dai mascalzoni americani di Atlanta e dai loro sporchi e imbelli servi delle altre nazioni, Italia inclusa, è giusto rivedere in sintesi quanta cattiveria e quanta scemenza scientifica stia dietro la peggiore criminalità organizzata che sta al governo del mondo contemporaneo.




Un riconoscimento pubblico al coraggio e all’amore per la scienza dell’amico Peter Duesberg

Ho sempre stimato il professor Peter Duesberg per la sua perspicacia, il suo coraggio, la sua trasparenza, e non manco di lodarlo anche in questa occasione.
Senza il suo contributo, molte cose interne al mondo politico ed accademico americano, molte furbizie, molte arroganze, molte clamorose bugie non sarebbero venute facilmente a galla, nonostante il movimento igienistico americano, e nonostante l’attivismo del rimpianto T.C. Fry, premiato con laurea ad honorem dalla Sorbona di Parigi, avesse prodotto, ancor prima di Duesberg (The invention of Hiv virus), un testo fondamentale come The Great Aids Hoax (La grande bufala Aids).

Perso il Nobel manovrato dai briganti ottiene qualcosa di molto più importante e significativo,
il Super-Nobel dell’amore popolare

Vero è che nessun igienista preparato ha mai creduto, nemmeno per un istante, alla storia AIDS, tanto assurda e squinternata era, tanto di bruciato puzzava la sua elaborazione e la sua inaffidabile fonte, tanto lo strombazzare organizzato e coalizzato dei media, dei governi e delle chiese.
Però serviva capire meglio i dettagli del come e del perché.
Serviva sapere chi erano i delinquenti che si muovevano dietro le quinte, chi erano gli sponsorizzatori degli artisti hollywoodiani impegnati nella difesa contro l’AIDS e di tutte le messe in scena della lotta-contro-l’AIDS. E Peter Duesberg, che era dentro fino al collo nella ricerca sui virus e sui retrovirus, seppe darci un perfetto spaccato della situazione, pagando di persona e subendo una declassificazione dal premio Nobel che gli spettava di diritto.

Rivediamo in sintesi la storia dell’AIDS e di quello che c’è veramente sotto

Prendo dunque spunto da uno scritto di Giuseppe Cosco, preso dal testo AIDS, la grande truffa, di Luigi De Marchi, apparso on-line su Medicina, altri abusi, per rivedere in sintesi tutta la storia AIDS, che è fondamentale per capire al meglio la pandemia suina e la faccenda del Papilloma Virus, temporaneamente messa in disparte, ma pendente come una spada di Damocle sulle donne, come una ennesima trappola vaccinatoria pronta a scattare la prossima primavera, che dovrebbe interessare da vicino tutte le persone di sesso femminile, e non solo le lettrici che mi seguono da vicino.

Per Kary Mullis, Nobel 1983 per la Chimica, l’AIDS è un farabutto e demoniaco imbroglio

Kary B. Mullis, prestigioso premio Nobel 1983 per la Chimica (scopritore del metodo per amplificare il Dna, applicato pure nelle analisi relative al cosiddetto virus HIV), è persona educata e moderata, poco incline ai termini duri, tesa a misurare e moderare i suoi toni espressivi.
L’ipotesi HIV/AIDS è un errore macroscopico. Lo dico forte e chiaro per mettere in guardia la gente,
è infatti linguaggio da salotto presidenziale attiguo alla Casa Bianca.
Tradotto in termini concreti e terra-terra, quella frase significa né più né meno che l’AIDS è un farabutto e demoniaco imbroglio nazi-americano ordito dai servizi segreti di questo paese contro l’intera umanità.

Tutta la scienza indignata e messa da parte

Oltre 700 tra virologi, infettologi, epidemiologi di 23 nazioni, tra cui 3 premi Nobel, hanno espresso la loro indignazione per la colossale mistificazione imbastita intorno all’AIDS, la cosiddetta peste del 2000.
Quando alla CIA ci si rese conto che i malati di AIDS non decollavano in numero esponenziale come dalle prime catastrofiche previsioni, si partì come degli ossessi a caccia di ogni altra possibile malattia antica e moderna, incluso cancro, meningite, tubercolosi, gonfiando l’AIDS a dismisura e riunendo sotto il suo virtuale ombrello una trentina di malattie.
Alla fine, la parola AIDS è un termine-calderone che raccoglie le disfunzioni più disparate.

Le prove della colossale e ripugnante montatura chiamata AIDS

Le prove che l’AIDS è una colossale montatura, una ripugnante e venale menzogna messa assieme in modo tanto minuzioso quanto canzonatorio, esistono tutte, chiare come l’acqua di sorgente:

1) Nessuna correlazione tra test e malattia, per cui c’è gente coi sintomi di estremo indebolimento ma dal test HIV negativo, e gente senza sintomi indebolitori, ma dal test positivo (definiti portatori sani, quando tutta l’umanità è portatrice sana di ogni possibile virus e di ogni possibile batterio).
2) Reazione non probante ai test ELISA e simili, associata ad aumento specifico immunoglobuline, dal momento che l’aumento delle Ig si verifica in molte malattie autoimmuni, in infezioni croniche, nella malaria, nella lebbra, nelle parassitosi, persino nelle vaccinazioni anti-influenzali, nei trattamenti terminali a base di Valium e simili, tutte casistiche che nulla hanno a che vedere con la condizione AIDS.
3) Inesistenza assoluta di uno straccio di documento coerente e logico che dimostri che la sindrome chiamata AIDS sia causata da un virus chiamato HIV.
4) Inconsistenza e genericità assoluta di una definizione di malattia, visto che esistono ben 29 patologie incluse nel calderone AIDS.
5) Inoculazione virale (concetto già errato di per sé) misteriosamente lunga, visto che tutti i disturbi definiti impropriamente infezioni virali, che sono poi in realtà disfunzioni non contagiose da sovraccumulo ed intasamento virale, hanno tempi di sviluppo di pochi giorni, mentre nel caso AIDS i tempi previsti di sviluppo furono inizialmente 18 mesi, spostati poi a 10-14 anni (perché non allora a 100-140 anni, e così avremmo coperto la vita intera ed anche la reincarnazione successiva?)
6) Tossicodipendenza e non contagio sessuale alla base dei problemi.
La caccia alle streghe, ovvero alle povere disgraziate che si vendono ai margini delle strade,
vittime preferenziali designate di ogni nuova peste, ha portato a risultati sorprendenti.
Al 31 marzo 1995, su 27043 casi di AIDS tra le prostitute, solo 22 di esse riguardavano soggetti
non-tossicodipendenti.
7) Ripetuti esperimenti tra mariti AIDS e mogli non-AIDS, e viceversa, hanno dimostrato la
non-contagiosità della patologia. Diversi casi di AIDS spontaneo in persone prive di contatti sessuali
con chicchessia, hanno provato che il contagio non c’entra e che il fattore sessuale non c’entra.
8) Le basilari leggi di Koch e relativi postulati, contraddicono in continuazione tutte le affermazioni di
carattere opposto sostenute dagli Aidsisti tipo Gallo e Montagnier (Duesberg: L’invenzione del virus
HIV)

Le origini storiche del virus

Nel 1970, il Defence Department americano avviò un nuovo programma di ricerca per lo sviluppo di armi biologiche in grado di attaccare il sistema immunitario umano (di attaccare cioè quel medico intelligente che ogni persona ha al suo interno, e che presiede alla sua salute, al suo equilibrio, all’immalamento e al successivo ripristino salute).
Donald McArthur, esperto militare in guerra biologica, si lasciò scappare una frase inquietante, e cioé che Tra 5 o 10 anni sarà possibile creare un nuovo microrganismo infettivo diverso da tutti quelli finora conosciuti.

Dal GRID per omosessuali, all’AIDS per eterosessuali

E già nel 1981 si comincia a parlare del GRID, Gay related immunodeficiency disease (malattia da immunodeficienza degli omosessuali), presso il CDC, Center for Disease Control di Atlanta-Georgia, dove tale iniziale denominazione viene ben presto trasformata in AIDS, Acquired immunodeficiency disease sindrome (sindrome da immunodeficienza acquisita), dove la limitazione Guy (omo) scompare a significare malattia per tutti, incluso gli eterosessuali, e dove viene introdotto il termine volutamente terroristico acquired, a significare malattia acquisita da contagio.

La nascita imposta e militarizzata di un dogma intoccabile

E fu nel 1984 che il ministro della Sanità statunitense, Margaret Heckler, con a suo fianco il virologo Robert Gallo, annunciò al mondo, con grave e papale prosopopea, che era stata individuata una nuova temibile malattia virale trasmessa attraverso il sangue e i rapporti sessuali.
Con tale annuncio, si scavalcava per la prima volta in modo plateale e scandaloso ogni procedura standard di controllo ed approvazione da parte della comunità scientifica, e si imponeva al mondo, in modo reazionario e dittatoriale, l’esistenza di una malattia inesistente, creata a tavolino.
Nasceva il dogma intoccabile AIDS.

Peter Dueberg sapeva troppe cose per stare zitto

Il maggior virologo scienziato vivente Peter Duesberg, esperto mondiale di retrovirus (primo al mondo ad individuare ed isolare un retrovirus, e primo al mondo ad isolare un gene del cancro), professore di biologia cellulare e molecolare alla University of California di Berkeley, smascherò all’istante l’indegna ed infame macchinazione chiamata AIDS.
Sapeva troppe cose in diretta persona per stare zitto e peccare di omertà verso gli studenti e verso la gente. Conosceva troppo bene la mediocrità e la coda di paglia di Gallo e Montagnier.

CIA e Casa Bianca rinchiuse nel fortino della Grande Vergogna Americana

Portò argomenti precisi ed inequivocabili, e delineò con assoluta competenza i contorni della banda AIDS, i precedenti storici, i dettagli economici e truffaldini dell’intera operazione.
Ma si rese anche subito conto che era tutto inutile, in quanto sbatteva contro un insuperabile muro di gomma.
La CIA e la Casa Bianca avevano issato una barriera impenetrabile ed invalicabile intorno al presidio medico-farmaceutico-politico chiamato AIDS, intorno al fortino della Grande Vergogna Americana.
Duesberg aveva capito di essere solo a lottare contro la potenza Americana.
Perdere sul fronte AIDS significava ormai per l’America perdere la faccia, una sconfitta ancora più cocente ed umiliante di quella subìta in Vietnam.





Il sequestro e la distruzione di un libro, non nell’Inquisizione Medievale, ma nell’America della tecnologia e delle scienze, nell’anno del Signore 1995

Duesberg mise a repentaglio la propria carriera e la propria reputazione, il proprio lavoro ed anche la sua integrità fisica.
Pubblicò, con Brian Ellison, suo collega di insegnamento, il testo Why we’ll never win on AIDS (Perché non vinceremo mai la nostra battaglia contro l’AIDS), ma la Federal Court di New York, in data 29 dicembre 95, ordinò che tutte le copie del libro venissero sequestrate e distrutte.
Nel paese della Statua della Libertà, non nell’anno 995 d.C., non in pieno Medioevo, ma 1000 anni dopo, non nell’Iran di Khomeini ma nell’America del liberismo e della democrazia, nel paese di Cape Canaveral, nella patria della ricerca scientifica, scattò come una belva infuriata la molla dell’Inquisizione.
Quella stessa molla che aveva fatto bruciare nei tempi dei roghi e delle streghe tutti i libri di Pitagora e tutti i testi che non comodavano ai papi ultra-corrotti di allora, ai Borgia ed agli amici dei Borgia.

I commenti coraggiosi della gente che scientificamente conta

I commenti sull’AIDS, da parte di personaggi qualificati e di primo piano, ma non collusi con lo strapotere della Casa Bianca e della CIA, con potere delle multinazionali e di BigPharma, ci aiutano a capire meglio l’intera farsa.
Occorre tener presente che, in tutti questi anni, esprimersi pubblicamente contro l’AIDS ha significato e significa alto tradimento, vale a dire inserimento nella lista nera e boicottaggio a tutti i livelli.
Solo i più forti e i più indipendenti hanno osato e hanno avuto l’ardire di farlo.
Ecco perché queste dichiarazioni valgono cento volte di più di quelle dei presidenti americani col naso oblungo alla Pinocchio, e dei tanti aggregatisi per ignoranza, pecorismo o per interessi di vario genere.

L’idea dell’AIDS, come malattia causata dall’HIV, è priva di ogni fondamento scientifico

Walter Gilbert, premio Nobel 1980 per la Chimica, ha dichiarato:
Nessuno al mondo ha dimostrato che la cosiddetta peste AIDS sia causata da un suo virus chiamato HIV.
Serge Lang, docente della Yale University: Non esiste una singola definizione appropriata dell’AIDS sulla quale si possa verosimilmente basare un discorso scientifico coerente o persino una statistica valida.
Charles Thomas, professore di biochimica ad Harvard: L’idea della gente, per cui il gruppo di malattie chiamato AIDS sia causato dal retrovirus chiamato HIV, è priva di ogni fondamento scientifico.
Chiediamo pertanto una approfondita ricostruzione di tutta la storia, condotta però da un gruppo di scienziati indipendenti.

Persino il monatto Sabin disconosce la contagiosità dell’AIDS

Joseph Sonnabend, stimato microbiologo americano: Non esiste alcun agente eziologico specifico dell’indebolimento AIDS, causato da esposizione a molteplici fattori tossicologici ed ambientali, ma non certo da contagio.
Il dr Albert Sabin del NIH (National Institute of Health), scopritore del vaccino antipolio:
L’attuale campagna di educazione e prevenzione si basa sull’asserto che ogni sieropositivo può essere considerato agente di contagio, ma di questo non esiste alcuna prova.

Un virus non è una pianta, un animale o un vivente, non veglia e non dorme

Robert Root-Bernstein, scienziato molecolare:
Ci hanno fatto credere, spaventandoci a morte, che un’epidemia eterosessuale fosse inevitabile.
Il tutto senza mai fornire una singola prova concreta della malattia e della sua trasmissibilità.
Llaila O. Afrika, autrice di African Holistic Health and Nutricide:
Un virus dell’AIDS non è altro che una particella della cellula umana.
Non può mangiare, riprodursi, crescere, muoversi, attaccare o essere attaccato.
Non è una pianta o un animale o un vivente.
Non è attivo un mese e addormentato il mese successivo.
Non dorme per 5 anni e si sveglia di soprassalto per attaccare una persona.

L’inganno mortale di prescrivere il farmaco più dannoso e micidiale mai creato dall’uomo

Harry Rubin, retro virologo, membro della National Academy of Sciences:
Per una sindrome complessa come quella dell’AIDS vi sono verosimilmente cause multiple.
Chiamarlo dunque malattia unitaria, col nome di AIDS, è una facilona esemplificazione.
Robert Willner, medico, autore di Inganno Mortale:
La maggior parte delle morti AIDS controllate dai medici sono state del tutto o in parte provocate dal letale farmaco AZT. In molti casi, tale insulto chimico, è stato dato a individui perfettamente sani e normali che erano solo terrorizzati dopo il test sulla sieropositività.

La truffa nella truffa, ovvero il falso boom di sieropositività in Africa

La dr Rachel Baggaley, British Health advisor:
Nessuno in Zambia o in Africa muore mai di AIDS.
Tutti muoiono per malaria, febbre tifoide, tubercolosi, e sulle loro salme viene poi appiccicata l’etichetta statistica di caso AIDS.
Neville Hodgkinson, redattore del London Sunday Times:
Il test sull’AIDS non ha alcun valore scientifico.
Confonde milioni di persone che risultano positive, quando non sono state colpite dal virus chiamato in causa.
L’esplosione di AIDS in Africa è stata selvaggiamente e platealmente manomessa.
Kary B. Mullis, Nobel 1983 per la Chimica:
In Africa hanno etichettato come caso AIDS una gran massa di gente, prima di accorgersi che gli anticorpi della comunissima ed endemica malaria (che tutti hanno) si mostrano come positivi all’HIV.

Lo stesso Journal of Infection Disease riconosce che i test HIV condotti in Africa sono un bluff

Harles Geshekter, professore di storia alla California University di Chico:
Un rapporto 1994 del Journal of Infection Disease (rivista ufficiale delle malattie definite infettive), ha riconosciuto che i test HIV condotti in Africa sono inutili e inaffidabili, in quanto i microrganismi responsabili di tubercolosi, malaria e lebbra, sono così diffusi che hanno contribuito a dare oltre il 70% di falsi-sieropositivi in persone il cui sistema immunitario è compromesso per ragioni che nulla hanno a che vedere con l’AIDS.



L’industria AIDS, gente avida, venale e cinica, che fa sciacallaggio sulle disgrazie altrui

Elinor Burkett, autrice di The Greatest Show on Earth (La più grande commedia sulla Terra):
L’industria del’AIDS comprende un insieme di medici, politici, ricercatori governativi, assicuratori, leader di comunità gay, funzionari CDC, burocrati degli enti sanitari, burocrati delle assicurazioni funerarie, direttori e condirettori dei media. Tutta gente avida ed egoista, cinica e venale, che ha intascato senza batter ciglio e senza mai essere punita, sciacallando sulle disgrazie e le tragedie altrui.
L’AIDS non è affatto una malattia esistente, ma è solo uno stomachevole programma di governo.

E’ forse etico prescrivere AZT a donne incinte e a neonati?
AIDS, maggiore truffa della storia, ordita da un collettivo di imbroglioni.

Gil Gutknecht, US House of Representatives, parlamentare e membro del Comitato sulle Scienze:
Vista la precarietà del legame tra AIDS e HIV, è forse etico prescrivere AZT (un farmaco distruttore del DNA usato follemente 30 anni fa contro il cancro, con risultati tragici) a 150 mila americani, tra cui donne incinte e neonati?
Elliot Fox, giornalista, fondatore dell’Associazione per il Riesame dell’AIDS:
L’AIDS, la Waterloo delle industrie farmaceutiche, descritto come derivante da un virus, a dispetto della ultra-provata evidenza del contrario. L’AIDS, ultima trincea della buffoneria medicale, scoperto da test che si sono rivelati grossolanamente inaccurati. L’AIDS, maggiore truffa della storia, ordita da un collettivo di imbroglioni, curata con farmaci incredibilmente tossici e causanti essi stessi la malattia ipotizzata in partenza.
Jon Rappaport, commentatore televisivo e autore di AIDS Inc (ossia AIDS spa):
Un sacco di gente è oggi cosciente che l’HIV è una burla, una presa per il sedere, e che l’AZT uccide la gente.

Chi sostiene l’AIDS spinge il mondo intero alla spoetizzazione, al suicidio ed alla catastrofe

Tornando a Peter Duesberg, si è lamentato che, paradossalmente, nessuna spiegazione teorica esista nemmeno per il meccanismo che causerebbe lo stato patologico della malattia più famosa e politicizzata al mondo, e che già questo dovrebbe sbalordire e sconvolgere ogni medico responsabile, intelligente e trasparente del pianeta.
Chi sostiene poi che l’AIDS è provocato dal virus HIV, cioè da qualcosa che non esiste e da cui non ci si può ovviamente difendere, spinge migliaia di persone a prendere l’unico rimedio indicato dai monatti. Spinge i falsi malati di AIDS a prendere un farmaco vero e micidiale come l’AZT, e convince i sieropositivi (gente normalissima e sanissima) che la loro esistenza è di fatto finita.

Meno arida mortificazione, più lietitudine e più sorrisi

Chi sostiene l’AIDS terrorizza e diseduca il mondo intero riguardo alla problematica sessuale, toglie ogni prospettiva ed ogni interesse autentico dei giovani e dei meno giovani verso il mondo esterno.
Chi sostiene l’AIDS demonizza e mortifica, rende aridi e sterili i rapporti sociali, disumanizzando e spoetizzando il mondo intero. Dire queste cose non significa spingere gli esseri umani verso Sodoma e Gomorra. Chi vuol fare ascetismo lo faccia, ed abbia pure il rispetto e l’ammirazione della gente.
A maggior ragione, chi vuol esser lieto sia, perché fare l’amore senza paure e senza violenze, senza scellerate ritrosie, nel pieno rispetto delle volontà reciproche, può solo far bene ai singoli ed alla comunità.
Se esistono davvero ragioni per un mondo più casto, la castità da AIDS resta la carta più fasulla.
Vaccinazioni anti-vaiolo decisamente sospette

Il ruolo dell’OMS, braccio militare della CDC, è fondamentale.
L’OMS ha in mano la completa gestione dell’affare pandemia suina.
E ne stanno venendo fuori delle belle.
Secondo un articolo apparso con rilievo sul quotidiano Times di Londra, l’epidemia AIDS in Africa ed in America Latina segue in modo più che sospetto la vaccinazione di massa contro il vaiolo effettuata nei primi anni 80.
Per estirpare il vaiolo dalla faccia della Terra, l’OMS avrebbe vaccinato almeno 70 milioni di neri nella sola Africa Centrale.
C’è addirittura chi sospetta cose ancora peggiori, nell’ambito di quelle vaccinazioni.

Un mondo diretto da Atlanta e Washington e milioni di ragazzi arabi con in tasca il santino di Bin Laden

E qui si inseriscono inevitabilmente alcuni inquietanti dubbi.
Le sterminate masse di poveri del Terzo Mondo non producono e non acquistano, non costituiscono mercato, e pongono in aggiunta problemi politici alle nazioni sviluppate, guidate mani e piedi non certo da Cosa Nostra e nemmeno da Berlusconi e Sarkozy, ma dalla Casa Bianca, dalla CIA e dal Pentagono, ed eventualmente dal Mossad e da Scotland Yard.
Le direttive del mondo non partono certo da Roma e Parigi, ma da Atlanta e Washington.
Ecco spiegato il motivo per cui centinaia di milioni di giovani mussulmani dei vari paesi asiatici hanno regolarmente in tasca, giusto o sbagliato che sia, il santino di Bin Laden.

L’eliminazione degli inutili e dei dannosi, senza l’uso del camino

Uno sterminio di questi disgraziati si concilierebbe benissimo con un modello di globalizzazione razionale basata sul mercato e sul profitto.
Chi non serve si elimina, hanno insegnato Adolf Hitler e il suo Dottor Morte Joseph Mengele.
Occorre dunque qualcosa che sostituisca le guerre e le grandi epidemie naturali tipo la peste bubbonica medievale, e le grandi epidemie iatrogene indotte, tipo la Spagnola del 1919, che avevano la funzione di calmierare e selezionare le popolazioni del pianeta.

Uno sbalorditivo documento di Henry Kissinger sullo spopolamento

Il Memorandum 200 per la sicurezza nazionale USA, redatto nell’aprile 1974 dall’allora consigliere americano Henry Kissinger, è un documento sbalorditivo ed esplicito, tenuto segreto per diversi anni, ma reso di dominio pubblico nel 1990.
Tale Memorandum afferma che Lo spopolamento dovrebbe essere la principale priorità della politica estera americana verso i Paesi del Terzo Mondo.
Riaffiorano dunque gli antichi legami nazi-americani.

Gli esperimenti del dr Rhoades sui portoricani

Un altro esempio del disprezzo verso i diseredati ci viene dal patologo dr Cornelius Rhoades, che si era fatto le ossa dirigendo ancora nel 1932 il reparto di patologia del Rockefeller Institute.
Negli anni a seguire diede inizio ad una vasta ricerca sul cancro.
Più che ricerca si trattava di terribili esperimenti, tra cui far sorgere deliberatamente delle infezioni sui malati. Trenta portoricani morirono a causa di questo suo trafficare con la vita degli altri.
Messo sotto accusa, Rhoades si giustificò dicendo che I portoricani sono la più sporca, la più fannullona, degenerata e ladra razza sulla faccia della Terra, e che pertanto tutti i medici potevano deliziarsi nell’abuso e nella tortura di questi sciagurati.

Cosa si cela dietro l’AIDS? L’opinione dei neri d’America.

Il discorso economico e speculativo che sta alla base dell’AIDS non va certamente sottaciuto.
Ma il dispiegamento massiccio e totale di forze e di mezzi, la determinazione politica e l’aggressività con cui il progetto AIDS è stato portato avanti negli anni, fa di sicuro pensare a qualcos’altro di ancora più importante. Cosa si cela dietro l’AIDS?
La risposta la dà all’unisono la popolazione nera degli Stati Uniti, che conosce meglio di ogni altro la sua gatta da pelare: L’unico dato in comune tra le vittime dell’AIDS non è né il sesso né la droga, ma sono le manipolazioni dell’uomo bianco.
Secondo i neri d’America, ai drogati viene fornita eroina opportunamente tagliata con sostanze che massacrano il sistema immunitario, mentre gli omosessuali e gli africani vengono infettati mediante vaccinazioni di massa, col pretesto di proteggerli da altre malattie.

Un’operazione segreta ma non troppo nei laboratori di Ford Detrick

La rivista New York Native pubblicò nell’83 la lettera di un dipendente del laboratorio di guerra biologica di Fort Detrick, il quale assicurava di aver partecipato all’operazione che era iniziata nel 1978.
La lettera era anonima, ma venne pubblicata in URSS dalla Literaturnaya Gazeta (il 30/10/85).
In Brasile, la notizia che il virus HIV era un prodotto dell’ingegneria genetica a fini di sterminio fu pubblicata dal giornale Estado de San Paolo, e rimbalzò sul Sunday Express londinese del 26/10/86 e sulla Pravda moscovita del 31/10/86. La rivista francese Eléments (N.63, 1988) rilanciò l’accusa con un aticolo titolato AIDS, il Pentagono sotto accusa.

Le spiegazioni di Jacob Segal sul cocktail chiamato HIV

Jacob Segal, docente di biologia alla Humboldt Universitat in Germania, ha dichiarato che il piano AIDS fu avviato nel laboratorio di Ford Detrick nel Maryland, centro di ricerche su armi chimiche e batteriologiche.
Nel suo opuscolo del 1986 intitolato AIDS, una malattia costruita in America, parla della quasi identità dell’ipotizzato virus HIV con altri due virus chiamati VISNA, o bovine leukemia virus (BLV), malattia mortale di pecore e bovini, e HTLV-1, che colpisce le cellule T nell’uomo, senza essere mortale.
Segal conclude che il laboratorio di alta sicurezza di Ford Detrick realizzò l’unione di questi due virus VISNA e HTLV-1, dando luogo a un cocktail chiamato HIV, tra il 1977 e il 1978.

Le varie ipotesi sulle manovre legate all’HIV

Tale miscela venne testata su carcerati che decidevano volontariamente di partecipare all’esperimento in cambio della libertà anticipata. Ma i sintomi non si manifestarono prima di sei mesi.
I test furono considerati fallimentari e i carcerati, molti di essi omosessuali, furono liberati.
E nel 1979 si manifestò il primo caso conclamato di AIDS.
Secondo un altro ricercatore, Robert Strecker, l’HIV sarebbe stato iniettato volutamente ai membri della comunità omosessuale americana durante il piano di vaccinazione contro l’epatite B.
C’è da dire che tutte queste ipotesi non ci convincono molto.
Perché darsi tanto da fare a bioingegnerizzare strani cocktail, se per causare la distruzione di una persona è più che sufficiente sottoporla a una semplice cura di AZT che lo manda tranquillamente all’altro mondo?

Il dossier Global 2000 e le profezie sulle varie crisi di cibo e risorse

Un altro documento agghiacciante è il Global 2000 Report to the President, presentato dal Dipartimento di Stato americano.
Questo dossier fu elaborato dal Consiglio della Casa Bianca per l’Ambiente e dal Dipartimento di Stato, a partire dai primi giorni della presidenza Carter.
Decine di alti funzionari e centinaia di consulenti hanno lavorato a questo rapporto che proponeva di fare del controllo demografico la pietra angolare delle politiche di tutti i futuri presidenti americani.
Nel rapporto, e nei documenti che lo accompagnano, si trova tutta una serie di profezie terrorizzanti: crisi delle risorse idriche, penuria di energia, penuria di cibo, carenza di materie prime strategiche, necessità di triplicare stalle e macelli, necessità di sviluppare gli OGM rendendo i cereali più produttivi.

Un’America disinvoltamente all’opera nei suoi programmi di genocidio

Produrre di più e ridurre le bocche da sfamare, partendo dalla gente parassitaria.
Questa la filosofia che si evince dalla cartella Global 2000.
Dal momento in cui questo documento è stato reso di dominio pubblico, e sono perciò cadute le false reticenze, sezioni intere del governo americano stanno lavorando disinvoltamente e senza più alcun imbarazzo alla messa in pratica delle sue raccomandazioni di genocidio.

AIDS, tutto fuorché malattia sessuale e contagiosa

AIDS, dunque, strumento di venale e sinistra speculazione, strumento governativo di controllo demografico, strumento religioso di offensiva restauratrice puritana e bigotta.
AIDS, insomma, tutto fuorché malattia naturale benefica e risolvente, tutto fuorché benettia instaurata dal sistema immunitario a fini ripristinanti e riequilibranti, tutto fuorché malattia sessuale e contagiosa.

Valdo Vaccaro - Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)
- Direzione Tecanica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)